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  • Immagine del redattoremiria uras architetto

Stile industrial ........american dream

In fondo creare un ambiente significa creare una scenografia alla nostra vita quotidiana. La nostra casa è il nostro set privilegiato dove poter essere noi stessi, quindi è importante essere ben consapevoli di ciò che ci piace e ci fa sentire a nostro agio.

Stile industrial, molto visto sulle riviste e spesso anche in vari set cinematografici per lo più americani. (chi non ricorda il loft di “Ghost “?)


Uno stile di arredo che imposta un metodo alternativo di raffrontarsi con il passato, concentrandosi interamente sulla ricerca di materiali e finiture propri del mondo industriale e degli ambienti lavorativi.

Tutto nasce da un desiderio di risparmio e di recupero e sui concetti di riciclo e non ultimo sulla ricerca della praticità.


Una rivisitazione di oggetti provenienti dal mondo dell'industria, rinnovati adattandoli agli ambienti domestici, cioè immaginare manufatti che nascono per assolvere a funzioni specifiche e dargli nuova vita che essa sia, puramente decorativa o fruibile in modo diverso.


Penso agli scaffali di un magazzino nati per un deposito e utilizzati in una casa come libreria o come ripiani per la cucina. Vecchie cassettiere del ferramenta che diventano mobili contenitori. Vecchie lampade in ferro che sostituiscono il tradizionale lampadario. Pareti con grandi orologi e far diventare una porzione di un macchinario un soprammobile..!

L'effetto d'insieme è quello di creare ambienti che ricordino le officine fine '800 primi '900 dove i materiali come il ferro nero, l'ottone scurito, il legno grezzo è la cifra stilistica.

Tutto un po usurato per raccontare la vita vissuta da archeologia industriale, dove l'attenzione ricadeva sulla praticità di manutenzione e robustezza del materiale.

Oggi in produzione si trovano oggetti mobili finto vecchi che ripropongono l'effetto vintage senza esserlo.

Io credo che nel voler creare la propria casa in stile industrial sia importante partire dalle cose vere, rinnovate aggiustate ripulite e il frequentare mercatini dell'usato o vintage per trovare vecchi mobili sia una buona partenza.

Poi inserire oggetti con un design allineato (di nuova produzione).

I mobili tradizionali, come divani, poltrone, credenze e vetrine non sono esclusi dal insieme, a patto però, anche questa volta, che essi siano di gusto attinente e di linea ben definita.


Quelli più usati a questo scopo sono quelli che richiamano la mobilia anglosassone di inizio ‘900, oppure alcune tipologie derivate direttamente dal design americano degli anni 40/50.

I materiali più usati, come abbiamo detto, restano sempre quelli resistentissimi, di derivazione industriale. I colori nel suo insieme tendono allo scuro e sono sostanzialmente toni neutri, dal grigio al tortora e al beige chiaro per le pareti. Gli arredi dalle tinte cacao e caffè abbinate ad essenze di legno lasciato naturale che asseconda degli accostamenti prescelti può variare dai legni chiari ai più scuri.

Interessante fare l'accostamento con ceramiche ( tipo cementine ) dove a piccole dosi ci si può concedere tracce di colori vivaci, così come per i cuscini, senza mai esagerare.



La traccia perfetta sono i loft newyorkesi che nella seconda metà del secolo scorso sono nati in zone con edifici abbandonati da un'economia fatta dalla piccola industrie e magazzini, e riconvertiti prima in abitazioni per artisti in cerca di appartamenti poco costosi, successivamente i suddetti quartieri divenuti cool e rappresentativi di un ben identificato status sociale.

Si differenziano, con uno schema distributivo degli ambienti non convenzionale, dove gli elementi architettonici; pilastri in ghisa, pareti in mattoni faccia a vista, travi in ferro imbullonate,

grandi vetrate e pavimenti in cemento mantenevano vivida l'immagine appena dismessa dell'officina senza dover creare finte scenografie.

Per ottenere quel tipo di atmosfera anche in locali che niente hanno di industriale o di produttivo, si è allora pensato di trasportare anche nel “residenziale” degli elementi di arredo che ricordassero lo stile del loft industrial ma, seppur in modo efficace, lo definirei di maniera, inserendo quegli elementi caratterizzanti le fabbriche in modo decorativo.

Pareti rivestite con tappezzerie che imitano muri sgretolati o mattoni a vista, quando è possibile vengono lasciati le strutture e gli impianti visibili disposti ad arte per rendere una finta casualità, così

le tubature, gli evidenti elementi in metallo che generalmente vengono sostituiti e posti “sotto traccia”.

Più interessante è il decòr, con l'inserimento come elemento di arredo di insegne di ogni sorta, cartelli stradali o di vecchie pubblicità. Gli elementi metallici sono antichizzati ad effetto ruggine (corten).


Il legno, quando viene inserito tramite oggetti dal design anche più attuale, deve essere comunque grezzo, ruvido e in certi casi apparire addirittura consumato. L’acciaio, trattato per farlo assomigliare al peltro, poco lucente e di colore grigio scuro.


















Personalmente lo stile industrial mi piace molto purché non diventi un esasperato tentativo di creare ambienti irreali, perdendo conseguentemente credibilità, diventando stucchevoli, di maniera.

Sono una fautrice della ricerca stilistica più consona alla personalità di chi andrà abitare una casa che abbia fondamenti di verità e di giusto valore evitando di realizzare case da vetrina che siano finte antiche, industrial o in qualunque altro stile si voglia perseguire.

Non ultimo è il messaggio la storia della casa che non deve essere tradito o travisato, può essere interpretato ed adeguato ma spesso la casa stessa ci parla!!!

Si! ebbene parlo con le case, in realtà lo facciamo tutti ogni volta che scegliamo di acquistarla. Entri e sai quasi immediatamente che potrebbe essere la tua casa per motivi a volte inconsci (nell'immediato), perché ci ricorda ambienti del passato o ambienti immaginati per una vita futura e una volta rinnovata ristrutturata diverrà la casa del nostro presente.


Vuoi realizzare la tua casa in stile industrial? scrivimi.......... ti risponderò


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